Trend di crescita positivo per il non residenziale

Nel 2016 sono aumentati i rendimenti per l’immobiliare commerciale italiano, a confermarlo sono i dati elaborati da Msci. 

Secondo l’Ipd Italy annual property index il real estate non residenziale ha garantito un total return del 4,4%, la performance registrata nel 2016 è la migliore degli ultimi cinque anni. L’indice viene misurato considerando sia il capital gain che il rendimento da locazione, anche se ad influenzare maggiormente la performance è la seconda componente, pari al 4,6%.
Anche altri settori hanno registrato un trend di crescita positivo: con un total return del 6,6% al primo posto si posiziona l'immobiliare industriale, seguito dai centri commerciali con +5,8%, e dagli uffici con 4,3%; degno di nota il total return degli uffici di Milano, che con +5,5% supera finalmente la crisi.
L’indice monitora la performance di 53 portafogli, per un totale di 1.512 investimenti immobiliari diretti, che corrispondono a un totale di 18,2 miliardi di euro di investimenti a fine dicembre 2016.
L’Europa non riesce ad eguagliare i numeri italiani: secondo l’analisi dell'andamento degli investimenti real estate europei da parte di Bnp Paribas real estate, il 2016 è stato caratterizzato da un calo del 10% rispetto all’anno precedente. Secondo Etienne Prongue, head of international investment Group di Bnp Paribas Real Estate “La quota di investimenti cross-border ha segnato una contrazione nel corso dell'anno. I flussi di capitale circolanti tra i mercati, convergendo sull’Europa, costituiscono uno dei punti di forza del mercato degli immobili del Vecchio continente. Dopo aver raggiunto un picco nel 2015, la quota di investimenti cross-border è crollata al 48% del totale del 2016. Nonostante questo, con i suoi 110 miliardi di euro, continua a rappresentare il terzo miglior risultato degli ultimi 10 anni”.

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